ASSOUTENTI

Delegazione di Eboli

 

LE FONTI DEI DIRITTI DEI

CITTADINI UTENTI

DEI SERVIZI PUBBLICI

 


* Costituzione della Repubblica

* Legge 142/90

* Legge 241/90

* Legge 421/92

* Decreto Legislativo 29/93

* Circolari Ministero Funz. Pubblica

* Direttive Presidente Consiglio dei Ministri

* Decreto Legge 12/5/95 n° 163

* Statuto comunale

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La Costituzione della Repubblica

- art. 1 : democraticità e sovranità del popolo

- art. 3 : uguaglianza dei cittadini

- art. 28 : dovere di diligenza dei dipendenti pubblici

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Legge 142/90

Ordinamento delle autonomie locali

- art. 4 Statuto comunale

- art. 7 "tutti gli atti dei Comuni sono pubblici"

- art. 8 Difensore Civico

- art.13 Circoscrizioni di decentramento

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Legge 241/90

Nuove norme in materia di procedimento amministrativo

e di diritto di accesso ai documenti amministrativi

- art. 1 : L'attività amministrativa è retta da criteri di economicità, efficacia e pubblicità

- art. 2 : Il procedimento deve essere concluso entro un termine predeterminato

- capo II : Responsabile del procedimento

- capo V : Accesso ai documenti amministrativi

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Legge 421/92

Delega al Governo per la razionalizzazione

del Pubblico Impiego

- art. 2 : Pubblico impiego

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Decreto Legislativo N° 29 del 3/2/93

Razionalizzazione dell' organizzazione delle Ammin. Pubbliche.

- art. 1: FINALITA'

a) Accrescere l'efficienza delle amministrazioni pubbliche italiane in relazione a quelle della Comunità Europea.

b) Razionalizzare e contenere il costo del lavoro e la spesa per il personale.

c) Integrare la disciplina del lavoro pubblico con quello privato.

- art. 2 : FONTI

c. 2 :I rapporti di lavoro dei dipend. pubbl. sono disciplinati dalle disposizione del Codice Civile e dalle Leggi sui rapporti di lavoro subordinato.

-art. 3 : INDIRIZZO POLITICO AMMINISTRATIVO

c.1 Gli organi di direzione politica definiscono gli obiettivi e i programmi da attuare.

c.2 Ai dirigenti spetta la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, compresa l'adozione degli atti che impegnano la pubblica amministrazione verso l'esterno

-art. 4 : POTERE DI ORGANIZZAZIONE

Le pp. aa. organizzano gli uffici in modo da assicurare la economicità, la speditezza e la rispondenza al pubblico interesse della azione amministrativa

- art. 5 : CRITERI DI ORGANIZZAZIONE

Le amministrazioni pubbliche sono ordinate secondo i seguenti criteri:

a) articolazione degli uffici per funzioni omogenee, distinguendo tra funzioni finali e funzioni strumentali e di supporto.

b) dovere di comunicazione interna ed esterna ed interconnessione mediante sistemi informatici.

c) trasparenza, attraverso l'istituzione di uffici relazioni con il pubblico e attribuzione ad un unico ufficio della responsabilità complessiva di un procedimento amministrativo

d) armonizzazione degli orari di servizio, di apertura degli uffici e di lavoro con le esigenze dell' utenza, con quelli delle pubbliche amministrazioni dei Paesi della Comunità Europea e con quelli del lavoro privato

e) responsabilità e collaborazione di tutto il personale per il risultato dell'attività amministrativa

f) flessibilità nell' organizzaz. degli uffici e nella gestione delle risorse umane

-art. 9 : COSTO DEL LAVORO

c.1 Le pubbliche amministrazioni adottano tutte le misure affinchè la spesa per il proprio personale sia evidente, certa e prevedibile.

-art. 12: UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

c.2 Gli uffici per le relazioni con il pubblico provvedono, anche mediante l'utilizzo di tecnologie informatiche:

a) al servizio all'utenza per i diritti di partecipazione di cui alla L. 241/90

b) all' informazione all'utenza relativa agli atti e allo stato dei procedimenti

c) alla ricerca ed analisi finalizzate alla formulazione di proposte alla propria amministrazione sugli aspetti organizzativi e logistici del rapporto con l'utenza

-art. 30: INDIVIDUAZIONE DI UFFICI E PIANTE ORGANICHE

c.1 Le pubbliche amministrazioni individuano i propri uffici e definiscono le relative piante organiche, in funzione delle finalità indicate all' art.1 , e sulla base dei criteri previsti dall'art.5

c.2 Per la ridefinizione degli uffici e delle piante organiche si procede periodicamente, e comunque a scadenza triennale.

-art. 56: MANSIONI

c.1 Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni proprie della qualifica di appartenza, nelle quali rientra comunque lo svolgimento di compiti complementari e strumentali al perseguimento degli obiettivi di lavoro.

c.2 Il dipendente può essere adibito a svolgere compiti specifici non prevalenti della qualifica superiore, ovvero, occasionalmente, e ove possibile con criteri di rotazione, compiti o mansioni immediatamente inferiori, se richiesto dal dirigente dell' unità organizzativa cui è addetto, senza che cio comporti alcuna variazione del trattamento economico.

-art. 60: ORARIO DI SERVIZIO E ORARIO DI LAVORO

c.1 L' orario di servizio si articola di norma su sei giorni, dei quali cinque anche nelle ore pomeridiane, con interruzioni di almeno un'ora ... al fine di corrispondere alle esigenze dell' utenza.

c.2 L' orario di lavoro, nell' ambito dell' orario d' obbligo contrattuale, è funzionale all' orario di servizio.

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Circolare Ministero Funziune Pubblica

n° 4 del 18/2/93

Iniziative volte ad agevolare il rapporto fra

pubblica amministrazione e cittadini

c. 2 : .... fin d'ora è da ritenere indifferibile l'attivazione di iniziative ed il consolidamento di comportamenti caratterizzati da forte responsabilizzazione individuale ed in grado di orientare su basi nuove il rapporto fra cittadini e pubblico dipendente.

c. 3 e 4 : .... i dipendenti hanno l' obbligo di indossare in maniera visibile e per l' intera durata dell' orario di lavoro il tesserino nel quale devono essere riportati nome e cognome, nonchè la qualifica e l'ufficio di appartenenza.

c. 5 : Le amministrazioni .... devono vigilare sistematicamente sul costante utilizzo dei tesserini da parte del personale.

c. 6 : Le amministrazioni avranno altresì cura di impartire disposizioni affinchè il personale, nel rispondere a chiamate telefoniche esterne, declini le proprie generalità e l' ufficio di appartenenza.

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Circ. Presidenza Consiglio dei Ministri n° 6/93

Compiti e responsabilità dei dirigenti in applicazione

del D. L.vo n° 29/93

... Principio cardine della riforma è la distinzione tra direzione politica e direzione amministrativa enunciata nell' art. 3 del D. L.vo 29/93. La distinzione è di natura funzionale: spettano agli organi di direzione politica gli atti di rilievo politico, spettano ai dirigenti gli atti di gestione. ....

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Circ. Presidenza Consiglio dei Ministri n° 8/93

Orario di servizio ed orario di lavoro

... Nell' espletamento dei compiti istituzionali e nella erogazione dei servizi, le amministrazioni pubbliche avranno peraltro cura di improntare ed adeguare la loro azione -e le conseguenti strutture ed organizzazioni- allo spirito ed alla complessiva filosofia del D. L.vo. 29/93. Filosofia che è tutta improntata sull' assoluta esigenza di adottare ogni necessaria iniziativa atta a rendere più produttivi ed efficienti gli Uffici pubblici, ... ed a rafforzare il processo di apertura della pubblica amministrazione nei confronti dell' utenza.

... occore, in sostanza, che soprattutto l' orario settimanale di lavoro venga programmato in modo tale da ampliare l' orario di servizio degli uffici pubblici anche nelle ore pomeridiane per rispondere effettivamente alle esigenze dell' utenza. ...

... Per "orario di servizio" deve essere considerato il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare la funzionalità delle strutture degli uffici pubblici e l' erogazione dei servizi all' utenza.

Per "orario di apertura al pubblico" deve essere considerato il periodo di tempo giornaliero che, nell' ambito dell' orario di servizio, costituisce la fascia oraria, ovvero le fasce orarie, di accesso ai servizi da parte dell' utenza.

 

Per "orario di lavoro" deve essere considerato il periodo di tempo giornaliero durante il quale, in conformità all' orario d' obbligo contrattuale, ciascun dipendente assicura la prestazione lavorativa nell' ambito dell' orario di servizio. ...

... Nell' ambito dell' orario di servizio le amministrazioni pubbliche dovranno quindi definire "l' orario di apertura al pubblico", prevedendo apposite fasce orarie di accesso ai servizi da parte dell' utenza sia nelle ore antimeridiane che in quelle pomeridiane per cinque giorni lavorativi.

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Decreto Ministro per la Funz. Pubblica 31/4/94

Codice di comportamento dei dipendenti

delle pubbliche amministrazioni.

-art. 2 : Principi

c. 1 : Il comportamento del dipendente è tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra i cittadini e l'amministrazione.

c. 7 : Nei rapporti con il cittadino, il dipendente dimostra la massima disponibilità e non ne astacola l'esercizio dei diritti. Favorisce l'accesso dei cittadini alle informazioni a cui essi abbiano titolo, e, nei limiti di cui ciò non sia vietato, fornisce tutte le notizie e informazioni necessarie per valutare le decisioni dell' amministrazione e i comportamenti dei dipendenti.

-art. 3 : Regali e altre utilità

c. 1 : Il dipendente non chiede, per sè o per altri, nè accetta, neanche in occasioni di festività, regali o altre utilità, ... da soggetti che abbiano tratto o possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all' ufficio.

-art. 8 : Imparzialità

c. 1: Il dipendente, nell' adempimento della prestazione lavorativa, assicura la parità di trattamento tra i cittadini che vengono in contatto con l'amministrazione da cui dipende. A tal fine, egli non rifiuta nè accorda ad alcuno prestazioni che siano normalmente accordate o rifiutate ad altri.

 

-art. 10 : Comportamento in servizio

c. 1: Il dirigente, salvo giustificato motivo, non ritarda nè delega ad altri dipendenti il compimento di attività o l' adozione di decisioni di propria spettanza.

c. 2: Durante l' orario di lavoro, il dipendente non può assentarsi dal luogo di lavoro senza l' autorizzazione del dirigente dell' ufficio.

c. 3: Durante l' orario di lavoro, non sono consentiti rinfreschi o cerimonie che non siano autorizzate dal dirigente dell' ufficio.

c. 4: Il dipendente non utilizza a fini privati carta intestata o altro materiale di cancelleria, nè elaboratori, fotocopiatrici o altre attrzzature di cui dispone per ragioni di ufficio.

c. 7: Il dipendente non accetta per uso personale, nè detiene o gode a titolo personale, utilità che siano offerte a causa dell' acquisto di beni o servizi per ragioni di ufficio.

-art. 11 : Rapporti con il pubblico

c. 1: Il dipendente in diretto rapporto con il pubblico presta adeguata attenzione alle richieste di ciascuno e fornisce le spiegazioni che gli siano richieste in ordine al comportamento proprio e di altri dipendenti dell' ufficio. Nella trattazione delle pratiche egli rispetta l' ordine cronologico delle richieste e non rifiuta prestazioni a cui sia tenuto, motivando il rifiuto con la quantità di lavoro da svolgere o la mancanza di tempo a disposizione.

c. 4: Nella redazione dei testi scritti e in tutte le altre comunicazioni con i cittadini, il dipendente adotta un linguaggio chiaro e comprensibile.

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Direttiva Presidente Consiglio dei Ministri 27/1/94

Principi sull' erogazione dei servizi pubblici

Titolo 1 : Principi fondamentali

1) Eguaglianza; 2) Imparzialità; 3) Continuità; 4) Diritto di scelta; 5) Partecipazione: ... L' utente può produrre memorie e documenti; prospettare osservazioni; formulare suggerimenti per il miglioramento del servizio. I soggetti erogatori danno immediato riscontro all' utente circa le segnalazioni e le proposte da esso formulate. ... I soggetti erogatori periodicamente acquisiscono la valutazione dell' utente circa la qualità del servizio reso.; 6) Efficienza ed efficacia.

Titolo 2 : GLI STRUMENTI

comma 1: Adozione di standard

1.: Entro tre mesi, i soggetti erogatori individuano i fattori da cui dipende la qualità del servizio e, sulla base di essi, adottano e pubblicano standard di qualità e quantità di cui assicurano il rispetto.

4.: Gli standard sono sottoposti a verifica con gli utenti in adunanze pubbliche.

5.: L' osservanza degli standard non può essere soggetta a condizioni. Essi sono derogabili solo se i risultati sono più favorevoli agli utenti.

7.: I soggetti erogatori adottano ogni anno piani diretti a migliorare progressivamente gli standard dei servizi.

comma 2: Semplificazione delle procedure

1.: ... i soggetti erogatori provvedono alla razionalizzazione, alla riduzione e alla semplificazione delle procedure da essi adottate.

2.: I soggetti erogatori sono tenuti a ridurre, per quanto possibile, gli adempimenti richiesti agli utenti e forniscono gli opportuni chiarimenti su di essi. Inoltre, adottano, ove possibile, formulari uniformi e provvedono alla semplificazione e all' informatizzazione dei sistemi di prenotazione e delle forme di pagamento delle prestazioni.

comma 3: Informazione agli utenti

1.: I soggetti erogatori assicurano la piena informazione degli utenti circa le modalità di prestazioni dei servizi. .....

comma 4: Rapporti con gli utenti

3.: L' apertura degli uffici destinati ai rapporti con il pubblico deve essere assicurata anche nelle ore pomeridiane.

4.: Le procedure interne degli uffici non devono restringere le condizioni di esercizio dei diritti degli utenti.

comma 5: Dovere di valutazione della qualità dei servizi

4.: I soggetti erogatori, al fine di acquisire periodicamente la valutazione degli utenti sulla qualità del servizio reso, predispongono apposite schede a lettura ottica, e ne curano l' invio agli utenti; indicono riunioni pubbliche con la partecipazione degli utenti di una determinata zona o di una determinata unità di erogazione del servizio; effettuano, a campione, interviste con gli utenti, anche immediatamente dopo l' erogazione di un singolo servizio.

Titolo 2 : LA TUTELA

comma 1: Procedure di reclamo

1.: I soggetti erogatori prevedono procedure di reclamo dell' utente circa la violazione dei principi sanciti nella presente direttiva e danno ad esse piena pubblicità.

2.: Le procedure di reclamo devono essere accessibili, di semplice comprensione e facile utilizzazione; svolgersi in tempi rapidi, predeterminati dai soggetti erogatori; ....

4.: Il reclamo può essere presentato dall' utente in via orale, per iscritto, via fax o telefonicamente. Nella predisposizione del reclamo, l' utente può avvalersi dell' assistenza degli uffici per le relazioni con il pubblico.

5.: Al momento della presentazione del reclamo, l' ufficio comunica il nominativo del dipendente responsabile dell' indagine, i tempi previsti per l' espletamento della stessa, i mezzi dei quali dispone nel caso di risposta sfavorevole.

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Decreto Legge 12/5/95 n° 163

Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell' efficienza delle pp. aa.

art. 2: Qualità dei servizi pubblici

c.1 : Con decreti del P.C.M. sono emanati schemi generali di riferimento di carte di servizi pubblici ......

c.2 : Gli enti erogatori di servizi pubblici, non oltre 120 giorni dalla data di emanazione dei decreti di cui al comma 1, adottano le rispettive carte dei servizi pubblici..., dandone adeguata pubblicità agli utenti...

 

STATUTO COMUNALE

Approvato con delibere del Consiglio Comunale

n° 131 del 15/10/1991 e N° 138 del 9/12/1991

art. 10: Servizi di assistenza sociale

c. 3: Il Comune garantisce, nell' ambito delle norma e delle procedure previste dalla Legge Regionale, il servizio di assistenza scolastica; facilita, anche con specifiche provvidenze economiche il diritto allo studio e, in particolare, l' assolvimento all' obbligo scolastico.

art. 35: Conferenza dei servizi

c. 1: Il Comune organizza annualmente una conferenza programmatica - organizzativa dei servizi comunali con la partecipazione delle organizzazioni sindacali, di associazioni degli utenti e di forze politiche e sociali.

art. 37: Circoscrizioni di decentramento

c. 1: Il Comune di Eboli istituisce le circoscrizioni di decentramento che sono organismi di partecipazione, di consultazioni e di gestione dei servizi di base, nonchè di esercizio delle funzioni delegate dal Comune.

art. 43: Iniziativa popolare

c. 1: Il Comune garantisce il principio della trasparenza dell' azione amministrativa e del coinvolgimento dei cittadini sia dal punto di vista partecipativo che propositivo.

c. 2 : A tal fine tutti i cittadini, ....., possono presentare istanze, petizioni, proposte atte a promuovere interventi per la migliore tutela degli interessi della Comunità.

art. 45 : Consulte

c.1 : Il Comune istituisce le seguenti consulte: a) dei giovani; b) dello sport e del tempo libero; c) economica cittadina; d) della cultura e valorizzazione della storia di Eboli; e) della tutela dell' infanzia; f) degli anziani; h) dei portatori di handicap, volontariato, diritti dell' ammalato; i) per l' im= migrazione

art. 53 : Referendum Consultivo

c. 1: Il Comune riconosce fra gli strumenti di partecipazione del cittadino all' Amministrazione locale il Referendum Consultivo.

art. 58 : Diritto di accesso agli atti e di informazione dei cittadini

c. 1: Al fine di assicurare la conoscenza dell' attività amministrativa è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse il diritto di accesso ai documenti amministrativi.

art. 59 : Difensore Civico

c. 1: Il Comune ha un Difensore Civico.

c. 2: L' Istituzione è deliberata dal Consiglio Comunale con il voto favorevole dei 2/3 dei Consiglieri assegnati con votazione segreta.

art. 60 : Difensore Civico - Prerogative

c. 1: Il Difensore Civico, nei modi stabiliti nel presente Statuto e nel Regolamento, svolge funzioni di garante dell' imparzialità e del buon andamento dell' azione amministrativa del Comune. Provvede sia su istanza di terzi che d' ufficio, a segnalare gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi dell' Amministrazione.

PRINCIPALI INIZIATIVE ASSUNTE

DALL' ASSOUTENTI DI EBOLI

NEI CONFRONTI DEL COMUNE

DATA OGGETTO

22-3-91 Proposte per lo Statuto Comunale

4-11-91 Richiesta, ai sensi della L. 241/90 di atti amministrativi circa il fitto pagato per i locali sedi di scuole

08-1-92 Denunzia per omissioni di atti di ufficio e per altri reati eventualmente configurabili, nei confronti della Amministrazione comunale di Eboli per non aver provveduto nei tempi dovuti al riscaldamento nelle scuole

30-1-92 Esposto alla Procura circa il comportamento del Sindaco in ordine alla L. 241/90

07-3-92 Denuncia al Ministro Interni per manifistazione elettorale di candidati locali sponsorizzata dall' USL 55

26-3-92 Cani randagi: pericolo per i cittadini

25-4-92 Esposto circa la chiusura uffici Comune di Eboli

11-5-92 Esposto al Prefetto circa la tenuta dell' Albo Pretorio comunale

25-5-92 Segnalazione di presenza di topi e di cattiva igiene nel quartiere Pescara

22-6-92 Posteggiatori abusivi (anche minorenni) ad Eboli

01-9-92 Igiene e nettezza urbana città di Eboli

08-1-93 Denuncia al Prefetto per la mancanza di riscaldamento in alcune scuole di Eboli

20-1-93 Denuncia alla Procura circa l' igiene personale alunni portatori di handicaps

14-4-93 Occupazione suolo pubblico: igiene e pericolo per i pedoni

26-5-93 Sospensioni delle lezioni scolastiche in occasione delle elezioni del 6 giugno e adempimenti per il prossimo anno scolastico

01-6-93 Mancata raccolta rifiuti solidi urbani in zona S. Andrea

31-5-93 Invito ad usufruire di agevolazioni CEE per la diffusione di servizi telematici nel settore pubblico

28-6-93 Tesserino di riconoscimento e risposte a chiamate telefoniche esterne

08-7-93 Rispetto della L. 11/11/75 durante lo svolgimento dei Consigli comunali (Divieto di fumare)

23-7-93 Mancanza di acqua in alcune zone della città

9-8-93 Vigilanza urbana

17-8-93 Occupazione suolo pubblico e igiene prodotti alimentari

23-8-93 Mancanza illuminazione pubblica nel quartiere Pescara

23-8-93 Richieste di azioni volte a garantire il regolare svolgimento dell' anno scolastico 1993/94

25-8-93 Cani randagi

4-11-93 Erogazione acqua potabile

4-11-93 Occupazione abusive suolo pubblico

4-11-93 Segnalazioni circa gli insufficienti ed inadeguati controlli sui lavori svolti da Enti o privati sul territorio di Eboli

 

 

Giovedì 7 marzo 1996 ore 18,30

Sala Parrocchiale di S. M. delle Grazie, Eboli

 

incontro - dibattito sul tema:

" come riorganizzare il Comune di Eboli per

favorire la ripresa delle attività produttive

e fornire servizi più efficienti ai cittadini"

 

Linee guida dell' intervento di

Luigi Peduto

Delegato ASSOUTENTI -EBOLI-

R.D. 18-11-1923 N° 2440

Responsabilità di tipo patimoniale.

L' impiegato che, per azione od omissione, anche solo colposo, nell'esercizio delle proprie funzioni, cagiona danno allo stato, è tenuto a risarcirlo.

art. 18 T.U. 10-1-1957 N° 3

L'impiegato delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, è tenuto a risarcire alle amministrazioni stesse, i danni derivanti da violazioni di obblighi di servizio.